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La trasformazione del mondo del lavoro che ha visto la progressiva scomparsa delle mondariso ha lasciato una forte traccia nella tradizione del canto, pratica diffusa e conservata fra le mondine che hanno saputo e voluto riattualizzarla in una dimensione corale slegata dai contesti lavorativi e finalizzata piuttosto a esecuzioni pubbliche. È quanto è successo alle mondine di Lavezzola. Il volume ripercorre la storia del coro delle mondine e ne ripropone i canti registrati negli anni Settanta. Analogamente a quanto avvenuto altrove, il Coro della Bassa Romagna (come le mondine si facevano chiamare) per circa quindici anni ha cantato, nelle piazze e in varie occasioni festive, canti politici e sociali eseguiti secondo una prassi di canto corale di tradizione orale fino a qualche decennio fa consueta in tutta la pianura padana, ma che in buona parte della Romagna è oggi pressoché dimenticata. La ricerca sulle mondine di Lavezzola che ha reso possibile questo lavoro si è svolta nell'ambito delle attività di tutela di archivi sonori e di ricerca del Centro per il dialetto romagnolo.